Sulle Dolomiti sono presenti vie ferrate che consentono escursioni montane fra le più suggestive d’Italia e d’Europa.
Le Tre Cime di Lavaredo sono il simbolo stesso della catena montuosa che attraversa parte del nostro Settentrione e rappresentano un itinerario di impareggiabile splendore che ogni appassionato di trekking e montagna dovrebbe percorrere almeno una volta nella vita.
Si tratta di una via ferrata di media difficoltà tramite la quale è possibile raggiungere la vetta del Monte Paterno, da cui si può ammirare un paesaggio mozzafiato.
Quello delle Tre Cime di Lavaredo è un percorso escursionistico classico, diciamo pure storico, che consente di immergersi pienamente in un uno dei territori montani più affascinanti del mondo.
👀 Come in tutti i nostri articoli che riguardano sport di rischio, ci teniamo ad informare i nostri lettori che le ferrate sulle Cime di Lavaredo, come qualsiasi altra escursione di questo genere, richiedono preparazione ed attrezzatura idonea. Tradotto: non ci si può improvvisare e raccomandiamo di prendere contatto con delle guide certificate.
Detto questo, le Cime di Lavaredo prevedono percorsi di difficoltà media, se non hai mai fatto una ferrata probabilmente potresti dare un’occhio a queste 4 ferrate semplici sempre sulle Dolomiti.
Ecco alcuni consigli in merito e le indicazioni essenziali sul tragitto da compiere.
Attrezzatura necessaria
Ogni escursione in montagna prevede l’utilizzo dell’attrezzatura adatta (se sei un esperto lo sai già, se sei un neofita tienilo sempre a mente!). Per muoverti agevolmente fra i sentieri e le vie ferrate delle Tre Cime di Lavaredo, munisciti di:
- Zaino con capacità da 25/30 L;
- Attrezzi da ferrata;
- Caschetto;
- Lampada frontale;
- Abbigliamento in Goretext anche in estate
In questo itinerario, si incontrano alcuni dei rifugi più rinomati delle Dolomiti, dove potrai ristorarti e recuperare le forze dopo la fatica fatta.
Itinerario ferrata Tre Cime di Lavaredo
Chiunque ami la montagna non può perdersi un itinerario come quello che proponiamo di seguito. Partendo dal rifugio Auronzo, si prosegue sulla mulattiera con segnavia 101, la quale costeggia in senso antiorario le Tre Cime.
Il percorso è piuttosto agevole fino al rifugio Locatelli. Una volta arrivato qui, fai una pausa, riprendi fiato, rimettiti in forze e indossa l’attrezzatura da ferrata.
Ora segui le indicazioni che conducono a Monte Paterno, lungo la via ferrata De luca. Lasciandoti il rifugio alle spalle, l’attacco sta alla tua sinistra.
Attraversando le gallerie situate in questo luogo, ti ritroverai in uno degli scenari principali della Grande Guerra.
Proprio sulle Tre Cime infatti, dal 1915 al 1917, i soldati italiani e quelli austro ungarici si fronteggiarono in drammatici scontri. Qui trovi qualche cenno storico a riguardo.
Trovarsi in questi luoghi cruciali negli avvenimenti bellici di cento anni fa, dà un’emozione indescrivibile che arricchisce l’esperienza dal punto di vista umano e culturale.
Per arrivare alla Forcella del Camoscio poi, dovrai invece superare alcune rocce aiutandoti con il cavo metallico.
Ad un certo punto la via ferrata prende due direzioni diverse; superando un tratto piuttosto agevole fatto di rocce intervallate da sentiero non attrezzato, arriverai abbastanza in fretta sul Monte Paterno.
Ora non devi fare altro che ammirare estasiato il meraviglioso panorama che si staglia davanti ai tuoi occhi, uno fra i più suggestivi non solo dell’intera catena della Dolomiti, ma di tutto il mondo.
Per tornare alla Forcella del Camoscio, scendi per la via ferrata, quindi imbocca il sentiero attrezzato 101b e goditi i paesaggi sui ponti sospesi e le cenge che i soldati della Prima Guerra Mondiale scavarono nella roccia durante le operazioni militari.
Proseguendo lungo lo stesso sentiero, si raggiunge Pian de Cengia, dove è ubicato l’omonimo e famoso rifugio.
Ti consigliamo vivamente di rifocillarti e recuperare le forze gustando un buon panino e una bibita.
Da qui poi, senza grandi difficoltà, potrai salire sulla vetta delle Crode Fiscaline. Sempre lungo il segnavia 101, raggiungi la forcella di Pian della Cengia e arriva al rifugio Locatelli.
Infine, per ritornare al rifugio Auronzo, ovvero dal punto iniziale dell’itinerario, segui lo stesso percorso che hai fatto all’andata oppure il segnavia 105, a Ovest, da dove potrai vedere il paesaggio da un’altra spettacolare angolazione.
Sarà una giornata e memorabile, che porterai sempre nel cuore tra i tuoi ricordi più cari e una delle esperienze più interessanti della tua vita.