Il concetto di “trekking” negli ultimi anni ha assunto sfumature diverse. Infatti, oggigiorno questa attività sportiva non è più legata esclusivamente ad una escursione in montagna o in mezzo alla natura incontaminata: è nato da poco un nuovo tipo di trekking, il trekking urbano.
Forse avrai già sentito parlare di questa proposta alternativa. È l’attività outdoor ideale per chi ama passeggiare tra le città d’arte e luoghi cittadini caratteristici, anche quelli meno conosciuti.
La caratteristica principale del trekking urbano è quella di essere un’attività sostenibile dal momento che è un modo per fare turismo utilizzando solo le proprie gambe. Vediamo questa attività più nel dettaglio.
Trekking urbano, cos’è?
Dopo aver brevemente introdotto questo tipo di attività, vediamo nel dettaglio cos’è il trekking urbano (o escursionismo urbano). Partiamo con il dire che può essere praticato sia in compagnia che individualmente a seconda delle preferenze.
È un ottimo modo per combinare benessere fisico, sport, arte, benessere mentale e la voglia di conoscere i luoghi nascosti e meno affollati delle città. Solitamente i percorsi scelti sono caratterizzati da ripidi pendii o da scalinate, è un po’ come camminare in un museo all’aria aperta, ma facendo un po’ di fatica in più.
Le città italiane si prestano benissimo a questo tipo di attività outdoor data la quantità di bellezze artistiche che offrono.
Qualcuno lo definisce anche come un “viaggio hobo-style”: pieno di sorprese, adatto a grandi e piccini e che non richiede una preparazione fisica specifica. In poche parole, il trekking urbano è davvero alla portata di tutti!
Come ti abbiamo anticipato, oltre ai benefici per il corpo e per la mente, l’escursionismo urbano fa bene anche alla città stessa. Perché? Perché può essere utile ad alleviare la congestione nelle aree in cui di solito affluiscono i turisti, inoltre serve ad ampliare le visite nelle zone più periferiche dal centro cittadino che solitamente vengono considerate meno.
Questa attività outdoor è particolarmente consigliata a tutte quelle persone che per motivi diversi non hanno la possibilità di poter fare una escursione “tradizionale” fuori dai propri confini cittadini o regionali.
L’escursionismo urbano può essere inteso come un nuovo modo di fare turismo, ma anche come una nuova modalità di socializzazione. Un altro aspetto da non sottovalutare è l’economicità di questa attività. Poca spesa e tanto divertimento!
Quando nasce?
Il trekking urbano è diventato popolare solo negli ultimi anni, ma quando è nato esattamente questo nuovo modo di intendere il trekking? L’escursionismo urbano nasce a Siena nel 2003 da un’idea dell’Assessorato al Turismo locale. In occasione del suo decimo anniversario, nel 2013, l’avvenimento è stato celebrato da 34 città italiane.
Sono stati organizzati una serie di percorsi ciascuno con un grado di difficoltà differente e sono stati messi a disposizione di persone di tutte le fasce d’età. La giornata nazionale di questa attività sportiva si festeggia il 31 ottobre, questo a testimonianza di quanto sia diventata popolare.
Ricapitolando ciò che abbiamo detto finora, il trekking urbano è sicuramente una idea innovativa, affascinante, divertente, ma soprattutto alla portata di tutti.
Ti consente di conciliare una breve vacanza a basso costo con l’attività fisica e con una bella occasione di socializzazione. Cosa ancora più importante, ti consentirà di vivere gli ambienti urbani con uno spirito diverso.

Trekking urbano: di cosa si tratta? Dove fare escursioni urbane
L’escursionismo urbano può essere praticato in qualsiasi città italiana, siamo forse uno dei pochi Paesi al mondo ad offrire così tanta arte e bellezza. C’è solo l’imbarazzo della scelta! Basta pensare a Firenze, Torino, Roma, Napoli, Palermo, Bologna, Mantova e tante altre!
Puoi decidere di avventurarti in solitaria se vuoi vivere un’esperienza all’insegna del relax, oppure organizzarti con amici o in gruppi di viaggio se ti piace socializzare.
Cosa serve per praticare trekking urbano?
Anche se si svolge nelle città e non su sentieri malmessi o accidentati, questo non vuol dire che ti puoi presentare vestito come un comune turista tedesco degli anni 70. Infatti, anche questo tipo di esperienza non va sottovalutata sotto l’aspetto dell’attrezzatura e abbigliamento!
Partiamo dalle scarpe: dal momento che l’asfalto è decisamente più duro del terreno di un sentiero sterrato di montagna, ti consigliamo di investire in un paio di scarpe da trekking solide e comode e di indossare dei calzini ben imbottiti onde evitare vesciche.
Oltre alle scarpe e ai calzini imbottiti, meglio se ti procuri anche uno zaino da portare in spalla in modo da poter l’acqua e magari anche dei piccoli spuntini da mangiare mentre cammini.
Alcune delle nostre guide che potrebbero tornarti utili
La cosa migliore è avere nello zaino anche una giacca leggera con materiale riflettente, in modo che gli automobilisti possano vederti in caso la camminata si prolunghi anche durante la sera.
Ovviamente, in base alla stagione in cui lo pratichi le cose da portarsi dietro. In autunno, ad esempio, è consigliato portare sempre con sé un ombrello per ripararsi da eventuali acquazzoni improvvisi.