Dire che quando si fa un’escursione o addirittura un intero trekking bisogna tenere in considerazione il fattore acqua. Camminando tante ore di fila, indipendente dalla temperatura esterna consumiamo una determinata quantità di acqua. Se poi temperatura ed umidità sono elevate, va da se che il nostro corpo ne userà ancora di più.
Calcolo dell’acqua necessaria
Può sembrare strano, ma la quantità d’acqua da portare con se nello zaino per un’escursione è prevedibile, quasi calcolabile.
Fai le tue ricerche
Prima di partire è un’ottima idea documentarsi e cercare sulle varie mappe e guide quali sono i punti di rifornimento per l’acqua. Cerca quindi fontane ed eventualmente se ci sono dei punti in cui si passa per dei centri abitati. Per quanto riguarda le fonti naturali, puoi sfruttarle ma solo se ti trovi in alta montagna e se hai a disposizione una borraccia con filtro.
Le guide e mappe locali te lo spiegano. Cerca di comprare una guida simile a queste che ho raccolto per il Cammino di Santiago, altrimenti affidati a un’app efficace.
Quanti litri d’acqua portare?
Partiamo dal presupposto che devi aver fatto qualche esperienza semplice prima intraprendere un trekking di qualche giorno e che pertanto dovresti sapere già qual è il tuo consumo d’acqua.
La regola genere dice che si ha bisogno di un litro d’acqua ogni due ore.
Pertanto, quando si studia il cammino, non bisogna ragionare in chilometri ma in tempo di percorrenza.
Quindi occhi alle escursioni brevi ma con molta pendenza e ai percorsi oltre i 2000 metri che possono iniziare a rallentarci data la scarsità di ossigeno.
Detto questo possiamo quindi affermare che dobbiamo consumare 250 ml d’acqua ogni mezz’ora. Inoltre, per favorirne l’assorbimento e mantenere costante l’idratazione, bisogna consumarla suddividendola in piccoli ma frequenti sorsi.
Variabili da tenere in considerazione
Sono tante le variabili che possono influire su quanta acqua è necessaria per un trekking. Di seguito ho elencato quelle più frequenti e propongo alcuni consigli.
Temperatura
Quanto più caldo fa, maggiore sarà la velocità con cui il nostro organismo utilizza l’acqua. Quindi quanta acqua portare per un’escursione in questi casi?
Se il tuo trekking è in una zona desertica, in piena estate o in un posto molto umido, bisognerebbe integrare con almeno un altro mezzo litro d’acqua ogni due re.
Se invece pianifichi un trekking in un periodo più fresco la regola del litro ogni due ore è, in linea di massima, applicabile.
Metabolismo e fabbisogno personale
C’è gente che tende a sudare di meno e gente che tende a sudare molto di più. Non mi addentro in questioni di metabolismo perché non ne ho le competenze, ma comunque la cito dal momento che bisogna tenerne conto.
Se rientri nel gruppo di chi suda poco, non scendere comunque sotto il litro ogni due ore. Se invece sei un gran sudatore, durante un trekking dovresti portare con te più acqua. Un mezzo litro in più dovrebbe essere sufficiente.
Altri membri del gruppo
Molte escursioni si fanno in gruppo. Di fatto se stai leggendo questo articolo sei probabilmente un/una principiante, pertanto è una buona idea praticare sport come il trekking, escursionismo o alpinismo con altra gente, magari più esperta di te.
Fatto questo preambolo, nel tempo di percorrenza, metti in conto che alcuni dei tuoi compagni potrebbero essere più lenti di te. Nel calcolo del tempo necessario per coprire la distanza che hai stabilito come obiettivo, tieni in considerazione anche questa variabile.
Peso che si trasporta
Anche il carico che si trasporta può influire indirettamente su quanta acqua portare per il trekking. Questo perchè quanto più pesanti siamo, più lenti cammineremo.
E’ bene ripartire il peso in modo che ogni membro del gruppo non abbia sulle spalle più del 10% del proprio peso corporeo (peso 80kg, trasporto 8kg).
Per tenere basso il peso è bene che le cose più ingombranti che si trasportano siano leggere. Se ti interessa il discorso leggi i miei articoli su:
- Le migliori tende da trekking ultraleggere
- I sacchi a pelo più leggeri in commercio
- Materassini da trekking professionali
Disidratazione: riconoscerla e curarla
Per tutta una serie di motivi può succedere che non ci si riesca ad idratare correttamente, cosa fare in caso di disidratazione? Ancora non ho una formazione medica, questi sono solo consigli generali.
Come riconoscerla?
Il primo sintomo è la sete (ovviamente) ma poi bisogna stare attenti a segnali come:
- Mal di testa e leggera confusione
- Stanchezza, spossatezza ed affaticamento
- Scarsa minzione (smetti di orinare), orina molto scura o con sensazione di bruciore.
- Disorientamento
Dal momento che stiamo praticando dello sport e che non siamo dei naufraghi. Appena si accusino uno o più sintomi è bene fermarsi e chiedere aiuto ai propri compagnia.
Come rimediare
In casi di lieve disidratazione, bisogna avere giusto qualche accortezza che ti consenta di riprenderti.
- Fermati e siediti per terra
- Scegli un posto all’ombra e ventilato
- Bevi un po’ alla volta e se possibile integra con le pastiglie di sali o zucchero.
A questo link troverai ulteriori informazioni sul tema.