Regole pesca subacquea: cosa dice la normativa?

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Le regole della pesca subacquea vengono sancite dal Decreto 1639 del 1968 e successive modificazioni. A partire da questo documento ho redatto questo articolo dove cerco di riportare in maniera più corretta e precisa possibile la normativa sulla pesca in apnea.

In particolare, mi riferisco alla pesca subacquea sportiva o non professionista dal momento che è il tema di cui tratto all’interno del blog anche in altre occasioni.

In Italia, tutti possono praticare la pesca subacquea. Non è prevista una formazione specifica che permetta di qualificare coloro chi pratica questa attività. Proprio per questo motivo, molti non sanno cosa è vietato e cosa invece, è permesso. 

Bisogna ricordare però che la legge non scusa l’ignoranza, quindi sta a noi conoscere le regole della pesca subacquea per evitare problemi.

Vediamo quali sono le norme che tutti i pescatori subacquei devono necessariamente rispettare. Usa il menù per navigare tra gli argomenti più rapidamente.

Norme della pesca subacquea generali

Ecco le regole della pesca subacquea da rispettare, secondo il quadro nazionale: 

  • Limite di 5 kg di pescato pro capite
  • Divieto di pescare molluschi, crostacei e coralli
  • La distanza da mantenere dai bagnanti di 500 metri e di 100 metri dalle imbarcazioni di pesca professionale e dagli attrezzi di pesca
  • No è consentita la pesca notturna
  • Il fucile da pesca si può caricare ed azionare solo in acqua
  • Le bombole sono per i subacquei;
  • Limite minimo di 16 anni di età per utilizzare il fucile;
  • Specifico comportamento da seguire in caso di ritrovamento di relitti, oggetti di interesse storico o residui bellici.
pesca in apnea, qual è la normativa?

Limite massimo di 5 kg di pesce pro capite 

Secondo le leggi nazionali il peso complessivo del pescato non può superare i 5 kg pro capite.  È possibile avere più di 5 chili di pescato, solo se con una preda il limite si supera. Nel caso in cui il pescatore avesse già pescato 2 kg di pesce e poi, trova una preda ad esempio, di 7 chili, la battuta deve essere assolutamente interrotta.

Divieto di pescare molluschi e crostacei 

Divieto assoluto di pescare molluschi e crostacei, a meno che non sono calamari, polpi o seppie. Si possono catturare quindi soltanto i cefalopodi.

E’ vietata quindi la pesca di magnose, astici o aragoste. Non si possono poi raccogliere i datteri di mare, coralli o oloturie. Per i ricci di mare vi sono invece, specifici regolamenti regionali da rispettare. In ogni caso, se è aperta la pesca al riccio di mare in una specifica Regione, non si può superare il limite di 50 esemplari pro capite.

Il rispetto delle distanze

Chi pratica la pesca subacquea deve ricordarsi di mantenere una distanza di 500 metri dai bagnanti. Questo è fondamentale, in modo tale da non creare pericoli. È vietata poi, la pesca nelle acque dnei pressi di spiagge attrezzate e lidi.

Anche nei parchi naturali o nelle riserve marine è assolutamente vietato pescare. Inoltre, bisogna avere una distanza di almeno 100 metri dai pescatori professionisti, dal momento che potrebbero esserci delle reti oppure delle nasse.

La normativa pesca sub stabilisce che il divieto di pesca è esteso anche nella zona di mare di regolare transito, ovvero dove ci sono navi in uscita oppure in entrata da zone di ancoraggio o dai porti. I furbi che pescano in zone portuarie o di transito senza usare il pallone di segnalazione per non farsi vedere, vanno incontro a sanzioni sia il mancato uso della segnalazione adeguata che per per il fatto che si sta pescando in una zona vietata.

Infine, bisogna avere una distanza dalla boa segnasub di massimo 50 metri.

Non si può pescare di notte 

È assolutamente vietato pescare di notte: è vietata cioè, la pesca notturna. Questa attività è autorizzata solo dall’alba al tramonto. Le sanzioni per il mancato rispetto di tale norma arrivano a 2 mila euro circa. Qui trovi un’articolo completo sull’argomento.

Caricare e sparare solo in acqua 

I pescatori subacquei possono utilizzare il fucile solo lontano dai bagnanti. Il fucile può essere caricato e utilizzato solo sott’acqua!

Oltre che pericoloso, che si tratti di un arbalete oppure di un pneumatico, i meccanismi e le molle tendono a rovinarsi se utilizzati “a secco”.

uso legale delle bombole per attività subacquee
esempio di uso corretto delle bombole (e dell’aragosta) in attività subacquee

Le bombole sono per i subacquei

Pescare con sistemi di respirazione artificiale è vietato praticamente nei mari di tutto il Mondo. Nella Comunità Europea bombole e attrezzature simili possono essere trasportate ma non possono mai essere utilizzate mentre si pesca.

Le multe per chi non rispetta le regole sulla pesca subacquea sono talmente salate che i pescatori di frodo, quando ci riescono, preferiscono lasciare tutto sul fondo e perdere l’attrezzatura piuttosto che essere “beccati” dalla guardia costiera.

Uso del fucile

A differenza dei fucili da caccia, i fucili da pesca non vengono considerati come oggetti atti ad offendere, quindi possono essere usati ed acquistati liberamente.

L’unico vincolo importante che fisse la normativa sulla pesca subacquea è il limite minimo d’età fissato a 16 anni.

Ritrovamento di oggetti storici, relitti o ordigni bellici 

Nel caso di rinvenimento di oggetti o ordigni bellici o di interesse storico, è obbligatorio contattare la Guardia Costiera o comunque segnalarli alle autorità competenti.

Inutile dire che se sei in giro con la tua bella muta e la maschera e ti trovi di fronte ad un sospetto ordigno bellico, è un’ottima idea starne alla larga.

Le sanzioni previste dalle regole sulla pesca subacquea

Infrangere il regolamento può portare a pesanti multe. Per farti qualche esempio, secondo quanto disposto dal Mipaaf, portare con sé oltre 5kg e fino a 10 kg di pescato comporta una sanzione dai 500 ai 3 mila euro. Invece, tra i 10 e i 50 kg di pescato, la sanzione è dai 2 mila fino a 12 mila euro. Se la quantità di prodotto ittico dovesse superare i 50 kg, la multa arriva fino a 50 mila euro.

Ricorda che non puoi rivendere i frutti della tua battuta di pesca, dal momento che non essendo un professionista non se ne può garantire la tracciabilità.

Infine ti ricordo che qui è riportata la Normativa a Livello Nazionale, nel modo più accurato possibile ma che non sono un avvocato, quindi non ti posso garantire al 100% la veridicità di quanto riportato.

Inoltre, in materia di regole sulla pesca subacquea ogni Regione e Capitaneria potrebbe prevedere regole più ristrettive quindi, vale la pena informarsi presso gli organi compenti per stare tranquilli al 100%.

Per approfondire: Decreto 1369/1968

Come richiedere l’attestato per la pesca sportiva?

Innanzitutto, qualsiasi pescatore non professionista, affinché venga definito tale secondo la disciplina del Ministero delle politiche agricole, deve avere uno specifico tesserino.

Secondo il decreto ministeriale del 2010, deve essere registrato al censimento dei pescatori sportivi e portare con sé il tesserino che viene generato dal sistema. L’iscrizione è gratuita ed è obbligatoria per tutti coloro i quali hanno intenzione di praticare qualsiasi tipo di pesca.

Per poterti registrare puoi visitare questa pagina del Ministero.