La normativa per la pesca subacquea è chiara: non si può pescare in apnea dopo il tramonto. Non sono previste eccezioni e non sono previste deroghe, il divieto è completo dal tramonto all’alba.
Ma perché la pesca notturna in apnea è vietata? I motivi non sono pochi.
Per prima cosa, trovarsi al buio in mezzo al mare non è una cosa da niente. E’ molto più semplice perdere l’orientamento, le correnti marine si comportano in maniera differente a causa del diverso gioco di temperature e segnalarsi non è facile. Il pallone da sub non ha la stessa visibilità che ha di notte.
In caso di emergenza, le difficoltà nei soccorsi sarebbero considerevoli e metterebbero in pericolo gli stessi soccorritori che comunque sarebbero molto limitati nel loro lavoro a causa della scarsa visibilità.
Infine, di notte i pesci non si comportano allo stesso modo che di giorno. Forti del favore dell’oscurità molte specie abbandonano le tane per cercare del cibo, sono quindi molto più esposti ed al tempo stesso molte sono le specie che rimangono quasi paralizzate quando vengono investiste da un fascio di luce come quello di una torcia.
La licenza per la pesca subacquea
La pesca subacquea è una vera e propria attività sportiva sottoposta a dei regolamenti ben precisi a livello nazionale. Chi la pratica, sa che vi sono anche dei regolamenti regionali da tenere sotto controllo, in merito, ad esempio, all’apertura della pesca per i ricci di mare.
La prima norma basilare prevede che chi si cimenta in questa attività deve segnalare l’inizio alle autorità preposte, ovvero al Mipaaf. Senza questo permesso, si rischiano delle pesanti sanzioni. La segnalazione e l’iscrizione al censimento dei pescatori sportivi sono completamente gratuite, quindi non c’è motivo per non farlo.
Le norme di riferimento della pesca subacquea
La pesca subacquea presuppone che vi sia un rispetto della legge di riferimento. Oltre al regolamento CE 1967 del 2006, tale attività sportiva è disciplinata a livello nazionale dal decreto 1639 del 1968.
Queste norme stabiliscono che la pesca subacquea notturna è assolutamente vietata. Vi sono anche alcune normative specifiche che riguardano, ad esempio la pesca del tonno rosso o quelle che si incentrano sul rispetto degli habitat naturali, come la direttiva 1992 / 43 / CEE del Consiglio Europeo.
In ogni caso, però, a prescindere dalla zona o dallo Stato Europeo, nonché dalla normativa specifica, non è mai concessa la pesca subacquea notturna.
Pesca subacquea notturna, le sanzioni
Chi pratica la pesca subacquea notturna può incorrere in sanzioni anche molto pesanti. Infatti, si aggirano intorno ai 2 mila euro e possono aumentare se ci sono delle altre infrazioni annesse come eccessi di quote di ricci, pesci sotto taglia, specie protette, pesca con le bombole, ecc.
Giusto per precisazione, è vietato praticare immersioni di qualsiasi tipo in notturna, quindi per usare il fucile e la maschera dovrai comunque aspettare l’alba.
A tutto ciò poi va aggiunto il rispetto delle norme sulla pesca subacquea che bisogna rispettare anche di giorno, come l’età minima per l’uso del fucile e il resto delle norme.
Il mancato rispetto del divieto della pesca subacquea notturna
Purtroppo ogni anno in Italia si sente molto spesso parlare di questa pratica scorretta ed il mancato rispetto del regolamento che la vieta.
Ecco perché negli anni, sono state avanzate proposte, a livello nazionale, per l’istituzione di corsi di formazione per istruire i pescatori sportivi in tema di normativa e di sicurezza.
Il divieto esiste in quanto, durante la pesca subacquea notturna, non c’è la possibilità di gestire l’emergenza in caso di problemi. Anche se il subacqueo indossa una muta da pesca, dovrebbe comunque aspettare svariate ore, durante le quali potrebbe morire d’ipotermia. Andrebbero anche incrementati i controlli affinché tale divieto sia rispettato. Del resto, oltre a essere rischiosa per il sub, la pesca subacquea notturna potrebbe anche compromettere l’habitat naturale marino.