Pesca spinning: cos’è e come si fa

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La pesca spinning è una tecnica di pesca che si può praticare sia in mare che in acque dolci da terra oppure da un’imbarcazione. Consiste nel lanciare continuamente un’esca artificiale in lontananza per poi recuperare la lenza con l’ausilio del mulinello.

E’ un tipo di pesca che spesso, ed impropriamente, viene definita più semplice dal momento che si pratica con un’attrezzatura molto limitata e senza usare il vivo. Molti la raccomandano ai principianti che vogliono imparare a prendere confidenza con la pesca anche se, come puoi immaginare, dal tirare un’esca finta a casaccio al pescare un pezzo c’è di mezzo un bel po’ d’esperienza, tecnica e frustrazione.

Dove si pratica la pesca a spinning?

La pesca spinning si può praticare in qualsiasi specchio d’acqua lo consenta. La maggior parte degli appassionati predilige il mare dal momento che offre più possibilità di cattura e varietà di specie a seconda della stagione.

Per quanto riguarda lo spinning in fiumi o torrenti è molto praticata ovunque nel mondo ma presenta difficoltà tecniche aggiuntive dovute a fattori quali visibilità in acqua, fangosità, vegetazione sul fondo e profondità del punto di pesca.

Da notare che soprattutto in acque brave, la tecnica dello spinning spesso si combina con quella della mosca.

Infine lo spinning è praticabile anche da imbarcazioni, gommoncini e addirittura kayak. Tuttavia, dati i continui lanci con la canna, il rischio di incagliare continuamente con uno degli oggetti di bordo, non la rendono una pratica ideale.

I periodi dell’anno per lo spinning

A differenza della pesca con canna e piombo, quando si va a pescare a spinning, l’esca artificiale si mantiene a mezz’acqua mentre viene trainata per cercare di attirare possibili pesci di passaggio. Il quid della pesca a spinning è quindi beccare i punti con il più passaggio di pesci possibile.

Ora, la maggior parte delle specie sia marine che fluviali seguono determinate ciclicità comportamentali durante l’anno. Alcuni pesce vanno controcorrente in fiumi e torrenti per depositare le uova. Molte specie marine migrano a seconda della temperatura dell’acqua come tonni e lampughe a inizio estate. Altre ancora come le spigole, si avvicinano alle zone di risacca in autunno ed inizio inverno.

Quindi per sapere quando pescare a spinning, bisogna sapere:

  • Che pesce voglio catturare
  • Quali sono i suoi comportamenti stagionali
  • Quali sono i punti di passaggio
  • Che tipo di esca utilizzare

Si ok, ma come faccio a sapere tutte queste cose? Innanzitutto è necessario documentarsi e studiare le tecniche in base ai pesci. Invece per conoscere i punti di pesca e tutto il resto dovrai fare affidamento sulla tua esperienza oppure chiedere in giro ad altri pescatori.

Ad ogni modo, se vuoi provare a pescare a spinning in un posto che non conosci, scoprire tutto questo è piuttosto semplice. Nei periodi di passaggio noterai masse di pescatori lungo la costa. Se questi iniziano a correre da un punto all’altro con in mano la canna da e lo zaino in spalla, stanno inseguendo un banco di qualcosa di grosso.

Di che attrezzatura avrai bisogno?

Questo è un discorso abbastanza complesso e dipende molto da dove e quando vuoi andare a pesca. Guarda all’interno del blog, categoria pesca, troverai tutte le informazioni dei cui hai bisogno. Intanto, rimanendo sul generale ti faccio una lista rapida dell’attrezzatura per la pesca a spinning.

  • Canna da spinning. Sono modelli piuttosto corti, flessibili ma assai robusti. Basti pensare che a seconda dell’esca che si usa deve essere in grado di trainare già alcuni kg senza che ci sia nessun pesce all’amo. Ad esempio per la pesca della lampuga di base hai un piombo, un’artificiale ed una bombarda.
  • Mulinello da spinning. A differenza di quelli “classici” per la bolognese, sono molto più leggeri, robusti e con una cuscinetteria più avanzata.
  • Lenza trecciata. Visto il carico di peso, soprattutto se peschi in mare, la classica lenza di nylon non è sufficiente. Avrai bisogno di un trecciato.
  • Varie esche dello stesso tipo. Gli artificiali si perdono in continuazione, non sempre è possibile pescare in un punto in cui si è sicuri di non incagliare. Porta con te durante ogni uscita almeno 3 esche decenti. Per stare tranquilli lascia sempre nel tuo zaino o cassetta degli artificiali economici da pochi euro. Ti torneranno utili giusto per non tornare a casa in caso di sfortuna estrema.