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Non so te, ma io quando sento la parola “kayak” mi viene da pensare ad avventure ed esperienze che si possono vivere solo in America, in Alaska magari. E invece no! Il kayak, volgarmente ed erroneamente chiamato nella nostra penisola canoa è uno sport che si può praticare un po’ ovunque.
Ad esempio il kayak in Umbria è uno sport che può essere vissuto al pieno delle sue potenzialità. Non hai bisogno quindi di andare dall’altra parte del mondo, in realtà non c’è neanche bisogno di prendere l’aereo, basta arrivarci in macchina o in treno a Perugia.
In particolare è possibile trovare scuole e centri sportivi che ti consentono sia di fare anche in giornata rafting in Umbria oppure seguire dei veri e propri corsi di formazione strutturati in più uscite di qualche ora, spalmate su varie giornate.
Ma facciamo un passo indietro e provo a darti delle informazioni utili.
Quando fare kayak in Umbria
Inutile dire che da queste parti non è possibile fare praticare questo sport in mare (non c’è) ed è sconsigliabile farlo con i tipici kayak gonfiabili per vacanzieri. Oltretutto quando si tratta di fiumi, stiamo parlando di acque brave, quindi se avevi anche solo pensato di usare attrezzatura del genere dovresti prendere in considerazione di farti guidare da un istruttore esperto.
Detto questo, i fiumi hanno un ciclo di vita piuttosto interessante.
In inverno tendono ad essere pieni a “metà”, dal momento che si riempiono principalmente a seconda del volume di precipitazioni. In questo periodo risulta complicato fare kayak in Umbria dal momento che le imprese lavorano principalmente con turisti, quindi in inverno rimangono chiuse. Inoltre in inverno l’acqua di fiume non è proprio caldissima, quindi, sebbene si usino apposite mute, non è proprio il massimo mettersi in acqua.
In primavera con il disgelo delle nevi in quota e con le piogge primaverili, i fiumi tendono ad ingrossarsi e ad essere davvero divertenti. Dato il livello di complessità in condizioni di forti correnti, ovviamente la pratica del kayak è sempre consigliata ad un pubblico esperto.

Invece in estate è quando ci si può divertire con il kayak senza troppe complicazioni, magari organizzando delle uscite di gruppo. In questo periodo infatti, trattandosi della stagione secca dell’anno, i corsi d’acqua tendono a scorrere lenti consentendo la navigazione al grande pubblico.
A proposito di estate, in Umbria è spettacolare fare un giro in stand up paddle sul Trasimeno.
Quando l’estate finisce a cavallo tra settembre ed autunno, è difficile stabilire una previsione dal momento che dipende dalla climatologia dell’anno. Piogge autunnali e prime gelate in quota detteranno le regole.
Dove si può pagaiare in Umbria?
I migliori punti per praticare kayak in Umbria sono gli stessi che per il rafting. Bisognerà pertanto spostarsi nei pressi di Terni. Da qui in frazioni come quella di Arrone è possibile trovare scuole con istruttori qualificati che forniscono tutta l’attrezzatura necessaria.
Le discese lungo i fiumi hanno inizio in due punti di partenza normalmente. Il primo, più suggestionante, parte direttamente dalla Cascata delle Marmore (che è la più alta d’Europa) per poi snodarsi verso valle. Qui le acque sono più mosse e il grado di difficoltà leggermente più elevato. L’alternativa è poi quella di partire dalle rive del Corno, anch’esso affluente del Fiume Nera. Qui la navigazione è più tranquilla e raccomandabile a chi volesse godere del paesaggio.
Ricordati infine che se opti per un’escursione in kayak tramite un’operatore ufficiale non avrai bisogno di portare con te nessun tipo di attrezzatura. Muta, casco, salvagente e pagaie vengono sempre forniti insieme ad una breve lezione sulla gestione dell’imbarcazione e sulle norme di sicurezza.
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Questo articolo è un guest post pubblicitario in collaborazione con umbriaraftingecanoa.it