Oggi affrontiamo un tema tra i nostri preferiti: l’immersione subacquea. Se hai già avuto modo di leggere altri articoli del blog di Vita Outdoor, saprai sicuramente che ci tengo a mettere l’accento su tecniche e sicurezza.
Indipendentemente dallo sport che si pratica infatti è sempre bene conoscere quali sono le attrezzature che ti consentano di praticarlo in sicurezza e, soprattutto quali sono i comportamenti da adottare.
Il discorso della sicurezza inoltre, prende una piega molto più importante quando lo sport in questione si pratica lontano da centri cittadini e a diversi metri sott’acqua. Andiamo quindi subito a vedere una serie di consigli che ho messo insieme per aiutarti ad approcciare il mondo delle immersioni nel migliore dei modi.
Consigli per immersioni con le bombole
Inutile dire che questo tipo di immersione subacquea è parecchio più complessa e con livelli di tecnicità più elevati rispetto a quelli in apnea “semplice”. Se sei un principiante o se non hai mai provato ad immergerti, il consiglio più prezioso che ti posso dare è quello di rivolgerti ad una scuola con istruttori qualificati.
Subacquea in Italia
Molti sono i posti dove praticare subacquea in Italia. Tuttavia se posso dire la mia, una delle regioni migliori in assoluto è la Sicilia. Mare fantastico, acque miti e tanto da fare anche fuori dall’acqua. Non conosci nessun centro diving? Non c’è problema, ti segnalo il centro Diving a Catania dell’ASD Sportiva Jala che oltre ad occuparsi di immersioni coprono anche attività come vela e yoga.
Impara la manovra Valsalva
Sicuramente saprai che quando ti immergi anche a poco più di un metro di profondità le orecchie iniziano fare male. Questo è dovuto alla pressione dell’acqua che preme sul timpano.
La tecnica che ti permette di decomprimere l’orecchio è detta appunto compensazione o manovra di Valsalva. La modalità più semplice consiste ne tappare le narici con la mano, espirare dal naso leggermente e poi ingoiare. In questo modo si produce una sorta di “effetto tappo” all’altezza dell’orecchio medio che contrasta l’azione della pressione dell’acqua.
Coordina immersioni e voli
Quando ci si immerge con le bombole generalmente si respirano miscele particolari di aria che non corrispondono a quella che si trova in natura. Questo è dovuto al fatto che il sangue sotto pressione si comporta in maniera diversa dal punto di vista degli scambi gassosi.
Una volta tornati in superficie, il sangue ci mette qualche ora a tornare alla sua composizione originaria. In particolare questo è dovuto al fatto che l’organismo ci mette un po’ a smaltire l’eccesso d’azoto.
C’è da dire che questo dipende da una serie di fattori quali la profondità e la composizione della miscela che si usa ma a livello generale, la regola d’oro dice di non prendere aerei nelle 24 ore successive all’immersione. In cabina infatti succede l’esatto contrario di quello che succede sott’acqua: la pressione esterna diminuisce e dal momento che l’azoto in forma liquida è assai volatile, potrebbe creare la formazione di bolle di gas nel sistema circolatorio causando embolie.
Immersione subacquea senza bombole
Inutile dire che le immersioni subacquee si possono fare sia in apnea che con le bombole. L’approccio alle due discipline è molto diverso, partiamo dall’ immersione subacquea in apnea.
Allenati fuori dall’acqua
Per poter resistere in apnea sott’acqua c’è bisogno di preparare il corpo ed in particolare il sistema cardiocircolatorio. Dovrai da un lato migliorare le “prestazioni” di polmoni e cuore e dall’altro imparare a rilassare tutti i muscoli del tuo corpo.
E’ buona abitudine quindi iniziare con allenamenti cardio come il running, ciclismo oppure HIIT.
Per quanto riguarda invece la parte di rilassamento, molti sono gli istruttori che raccomandano tecniche di yoga che comprendono meditazione e meditazione.
Attrezzatura di base
Per poter praticare apnea saranno necessarie poche cose. Volendo ridurre al minimo l’attrezzatura avrai bisogno di:
- Una muta da apnea oppure da pesca sub
- Un cintura zavorrata
- Pinne di profondità
- Maschera da snorkeling
Attrezzatura di sicurezza
Oltre all’attrezzatura di base avrai bisogno di una boa sub obbligatoria per la segnalazione in mare dei subacquei e della relativa sagola.
Personalmente come buona pratica, porto sempre con me un coltello da sub che mi consentirebbe di tagliare la sagola in caso di problemi quando mi trovo sott’acqua.
Per quanto riguarda la regolamentazione ufficiale, trovi qui le regole sulla pesca subacquea e immersioni.
Livello d’esperienza minima
Sebbene prendere un bel respiro ed andare sott’acqua sia un’azione alla portata di tutti, non è una buona idea iniziare a macinare metri in profondità senza supervisione e senza nessuna esperienza.
Il corpo sottoposto alla pressione dell’acqua, all’azione delle correnti e alla mancanza di ossigeno bisogna essere in grado di gestirlo.